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THE GALLERY
NOW SHOWING
-Lucia Baldini, Requiem per un dio del fiume
(04/05/25-08/06/25)
-Antonio Fileno e Roberta Ferro, immagini e illusioni
(17/05/25-30/05/25)
I
VISITE LUN - SAB 15.30 - 19.30 +393930721717
Lucia Baldini
Requiem per un dio del fiume
a cura di Franco Pozzi
Primo Piano Art Gallery, Vicolo S. Bernardino 1, Rimini
4 maggio - 8 giugno 2025
Inaugurazione: domenica 4 maggio ore 18
Aperta dal lunedì al sabato, 15.30 – 19.30
Nella vita di Lucia Baldini ricorrono due eventi destinali.
Il primo è custodito nel suo nome. Più che una visione dell'esistenza, una propensione dell'animo a dirigersi verso la luce. Nella montaliana convinzione che «Tendono alla chiarità le cose oscure […]».
Il secondo è legato al luogo che le ha dato i natali. Non lontano da Brisighella, a S. Giovanni in Ottavo – località così chiamata perché collocata all’ottavo miglio della strada romana che univa Faenza all’Etruria - la Pieve del Thò sorge sui resti dell'antico tempio dedicato al dio Giove Ammone. Il fiume che lambisce quelle terre pare mantenere memoria di quel tempio pagano, conservandola nel proprio toponimo: Lamone. Nasce in Toscana - a Borgo S. Lorenzo - e sfocia al mare attraversando alcuni luoghi della vita e del cuore di Lucia: Marradi, Brisighella, Faenza, Boncellino, Traversara, Villanova, Glorie, Mezzano.
La produzione recente dell'artista si nutre quindi di questi due elementi fondativi.
Una pittura ad olio sapiente e seducente, la sua, che contiene più di una suggestione simbolica. Paesaggi permeati da un percepibile senso di elegia, di attesa, di sospensione del tempo. Brulicanti di vita nascosta. Ci si può aspettare di intravedere da un momento all’altro una ninfa inseguita da un satiro, un’amazzone a cavallo, un barcaiolo che traghetta animali da una sponda all’altra. Conosco Lucia abbastanza bene per poter affermare con buona approssimazione che gli intensi dipinti esposti ora alla Galleria Primo Piano di Rimini non sono altro che crepuscolari e innamorati ritratti del suo fiume. Anche quando crede di dipingere il mare, il suo universo acquatico contempla un argine visibile, se pur distante. Quei quadri sono il viatico per riappacificarsi con un dio oltraggiato e oggi irriconoscibile, per ricomporre la profonda ferita inferta dalle recentissime alluvioni ai territori attraversati dalle acque del Lamone.
La storia dell'uomo è indissolubilmente legata alla lotta per la conquista di terre all'acqua. Lucia, nei suoi dipinti, ha ancora una volta, simbolicamente, compiuto l'operazione inversa, riconquistando -dentro di sé, in maniera non cruenta - l'acqua alla terra.
Franco Pozzi, 19 aprile 2025
COLLABORATIONS

DALL’UNIONE DI TRE REALTÀ CULTURALI, FULGOR OFF, PRIMO PIANO E RIMINI JAZZ CLUB, È NATO IL NUOVO SPAZIO DEDICATO AL CINEMA, ALLA MUSICA, ALLA LETTERATURA E ALLE MOSTRE D'ARTE. AL PRIMO PIANO ART GALLERY CONTINUANO INCONTRI DEDICATI AL CONNUBIO TRA CINEMA, ARTE, LETTERATURA E MUSICA.
IL LAVORO DI
MOVIMENTO CENTRALE NASCE COME NATURALE PROSECUZIONE DEL PERCORSO DI RICERCA SUL MOVIMENTO E SULL’IMPROVVISAZIONE. QUESTO PROCESSO TROVA FORMA IN UNO STUDIO-PERFORMANCE, UN’AZIONE CREATIVA INDIVIDUALE E COLLETTIVA CHE SI ARRICCHISCE DEL CONTRIBUTO DI ARTISTI VISIVI E MUSICISTI.
LA RICERCA SI FONDA SULL’ESIGENZA SEMPRE PIÙ URGENTE DI RISTABILIRE UN EQUILIBRIO TRA CORPO E MENTE, TRA DIMENSIONE FISICA E PSICHICA, TRA VITA E AMBIENTE. L’OBIETTIVO È APPROFONDIRE LA PERCEZIONE E LA COMPRENSIONE DEL CORPO, STIMOLANDO LO SPETTATORE A INSTAURARE UNA NUOVA RELAZIONE CON SÉ STESSO E CON IL CONTESTO CHE LO CIRCONDA.
ATTRAVERSO IL LAVORO DEL COLLETTIVO MC, LA COMUNICAZIONE ARTISTICA SI APRE ALLA CITTÀ DI RIMINI GRAZIE A FLASH MOB, PERFORMANCE E AZIONI COREOGRAFICHE REALIZZATE IN COLLABORAZIONE CON GALLERIA PRIMO PIANO, AUGEO ART SPACE, IL COMUNE DI RIMINI E LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO.

CAST ORO TEATRO È UN'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE DI RIMINI CHE GESTISCE UNO SPAZIO TEATRALE NEL QUALE SI ORGANIZZANO CORSI DI TEATRO E WORKSHOP, HA UN PALINSESTO COMPOSTO DA: UNA RASSEGNA TEATRALE DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA, UNA RASSEGNA TEATRALE PER BAMBINI E UNA RASSEGNA MUSICALE. COLLABORA CON LA GALLERIA UTILIZZANDO LO SPAZIO ESPOSITIVO COME UN PALCO TEATRALE.

MACIANO CONVIVIUM È UNA RASSEGNA MUSICALE ESTIVA PATROCINATA DAL COMUNE DI PENNABILLI E DI RIMINI. SONO TANTI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI E ARTISTICI CHE PORTANO L’ARTE NEL BORGO DI MACIANO NEL SUGGESTIVO CONTESTO DEL CONVENTO DI SANTA MARIA DELL'OLIVA: ESIBIZIONI DI ARTISTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, CREANDO OCCASIONI DI ASCOLTO INTIME E MEMORABILI NELLA SFERA RELIGIOSA DEI MONACI DEL LUOGO. OGNI ANNO, LA GALLERIA PRIMO PIANO SELEZIONA ARTISTI PER ESPORRE LE LORO OPERE NEGLI SPAZIO DEL CONVENTO, CREANDO UN'OCCASIONE UNICA TRA ARTE VISIVA E MUSICA.

LA BIENNALE DEL DISEGNO DISPIEGA OGNI ANNO, NEI LUOGHI PRINCIPALI DELLA CITTÀ DI RIMINI, UN VASTO PERCORSO NELLE IMMAGINI, UN VERO E PROPRIO VIAGGIO NEL VIAGGIO. UN TRACCIATO DI STUDIO E DI PIACERE CHE RILEVA TUTTA LA VOCAZIONE D'ACCOGLIENZA DELLA CITTÀ DI RIMINI, CHE DA APPRODO BALNEARE HA SEMPRE CERCATO IN SÉ IL SENSO DI UNA TRASFORMAZIONE, DI UN VIAGGIO NELL'IMMAGINAZIONE.
IMAGE ARCHIVE
PAST EXHIBITIONS
Elenco dei servizi
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Dario Maria Campana - Librazioni
Personaggio multiforme, Dario Maria Campana ha riversato nell'arte le esperienze di una vita eclettica. Nella galleria Sincron, da lui gestita negli anni sessanta, figuravano opere di Mimmo Paladino, Hans Glattfelder, Vittorio D'Augusta, Bruno Munari, che hanno ispirato la sua prima produzione artistica. Negli anni settanta Campana scolpisce opere monumentali in marmo e bronzo destinate a luoghi pubblici sparsi per tutta Italia, da Milano a Bari. Dopo una lunga pausa creativa ricomincia a scolpire, realizzando bassorilievi in cui il fascino per la tecnologia si combina alla passione per le varianti del caso, in una miscela che congiunge i ready-mades di Duchamp a Hal 9000, l'intelligenza artificiale del film di Kubrick. Richiamando il fenomeno gravitazionale per cui il nostro satellite ci mostra sempre la stessa faccia luminosa, nascondendoci la sua altra faccia oscura, la mostra Librazioni evidenzia l'intento dell'artista di affidare alle sue opere una rappresentazione chiara e netta della realtà, un'utopia in cui ogni ombra è dissolta dal potere della ragione...
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La Settima Arte
Collaborazione come Partner Culturale per la manifestazione "La Settima Arte"
Il cinema è un’industria che produce arte. In questa affermazione, condivisibile lungo tutta la storia del cinema, risiede il naturale legame tra la cultura cinematografica e quella industriale.
Da qui nasce “La Settima Arte – Cinema e Industria”, il progetto, di carattere internazionale, ideato da Confindustria Romagna, Khairos Srl (Cinema Fulgor e Cinema Settebello di Rimini), Università Alma Mater Studiorum Bologna – Dipartimento Scienze per la Qualità della Vita di Rimini, con la collaborazione del Comune di Rimini.
La Settima Arte – Cinema e Industria fa parte del calendario degli eventi di “Verso il 2020: 100 anni di Fellini” e accende i riflettori su due temi:
il “Fare Cinema”, inteso come l’industria del cinema, l’insieme di risorse umane, economiche, intellettuali e professionali che costituiscono la nervatura produttiva del settore;
la declinazione espressiva del fare cinema, intesa come una “Rivoluzione Culturale” in grado di rompere gli schemi del presente.
I due filoni si intrecceranno e declineranno, in modo ampio e diversificato, nel programma delle tre giornate che prevede mostre, proiezioni, conferenze, masterclass, presentazioni di libri con autore.
Gli incontri sono liberi ed aperti a tutta la cittadinanza, in un’idea di stretta relazione con il territorio. Il progetto si caratterizza per la sua identità di evento corale nella definizione dei contenuti e nella partecipazione agli appuntamenti, in cui si riconoscono come partner culturali istituzioni, aziende, associazioni ed enti.
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Nostalghia - Носталгия | Kiril CholakovVoce dell'elenco 2
La luce è sospesa, uomini-alberi, uomini-animali abitano lo spazio con la consistenza di fantasmi, di ombre.
Come in una notte, queste presenze immerse nel buio non consentono alcuna confidenza, ognuna mantiene
vivo il suo mistero. Nelle ombre si possono proiettare pensieri, visioni, paure, ricordi, parole non dette;
persone che abbiamo perso, paesini abbandonati, luoghi della nostra memoria visiva, situazioni mai vissute;
in breve, sogni. Un racconto onirico nel tentativo di esprimere un’impossibilità, disegnare i contorni di ciò che
non è rappresentabile, o perché forse la memoria è fatta cosi…ti rimangono solo le silhouettees, ombre
nell’attimo prima che tutto svanisca nel nulla, o dal nulla emerga.
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La CadutaVoce dell'elenco 1
L'uovo umanoide Humpty Dumpty (da un muretto). King Kong (dall'Empire State Building), Adamo ed Eva (dal giardino dell'Eden), Tim Finnegan (da una scala a pioli), Fetonte (nell'Eridano), Sherlock Holmes (dalle cascate del Reichenbach), il professor Rath (nell'abiezione morale e nell'avvilimento): anche noi, come loro, siamo in caduta libera. Tredici artisti ci raccontano verso che cosa stiamo precipitando. Meglio saperlo con un po' di anticipo, per essere pronti allo schianto, dato che – come dice il protagonista del film L'odio di Mathieu Kassovitz – il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.
Collettivo:
Vittorio D'Augusta - Maurizio Battaglia - Leonardo Blanco - Lukas Brunnen - Maria Pia Campagna - Dario Campana - Kiril Cholakov - Olivia Oss - Jaanika Peerna - Massimo Pulini - Angela Rapio - Graziano Vitta - Nadja Galli Zugaro
con il contributo creativo di Errante Parrino e Adem B | collaborazione musciale Marco Gemmoni | videoinstallazione di D&L | perfomance di Claudio Gasparotto | lettura di Adele Masciello
a cura di Fabio Lombardi
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Al13 - Nicola CucchiaroVoce dell'elenco 3
Nuove vie per la scultura contemporanea, sono quelle che da tempo Nicola Cucchiaro va percorrendo con costante, meticolosa fedeltà agli strumenti e alla prassi di un “fare” che ha radici antiche coniugando for- me e linguaggi attuali.
Il titolo della mostra è “AL 13”, è il nome chimico dell’alluminio, il suo simbolo è AL e 13 è il numero atomico e si riferisce alla materia metallica luminosa e rifrangente con cui le sculture, pezzi unici, sono state fuse. Le sculture, quasi degli stiacciati (visto l’esiguo spessore), si muovono nello spazio in un labirinto di forme dilatate, deformate, esse.
Cucchiaro ha inventato un abbecedario transgenetico, in un rinnovamento del fantastico come metodo per la rappresentazione della realtà. Quella in divenire, quella passata, utilizzando le connessioni di diversi campi disciplinari, mettendo in luce le pulsioni verso una nuova umanità che è andata oltre il post moder- no pur inglobandolo.
I disegni sono una confessione creativa ma anche la forma maieutica di un “agire” del pensiero, dove il segno e gli altri elementi compositivi vengono ra nati e disciplinati in grandi fogli: hanno per soggetto re- sidui antropomor di un’umanità dolente e mutante, corpi deformati e resi nudi e cavi dalla manipolazione perpetrata dall’artista.