PRIMO PIANOART GALLERY
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Lucia Baldini
Requiem per un dio del fiume
a cura di Franco Pozzi
Primo Piano Art Gallery, Vicolo S. Bernardino 1, Rimini
4 maggio - 8 giugno 2025
Inaugurazione: domenica 4 maggio ore 18
Aperta dal lunedì al sabato, 15.30 – 19.30
Nella vita di Lucia Baldini ricorrono due eventi destinali.
Il primo è custodito nel suo nome. Più che una visione dell'esistenza, una propensione dell'animo a dirigersi verso la luce. Nella montaliana convinzione che «Tendono alla chiarità le cose oscure […]».
Il secondo è legato al luogo che le ha dato i natali. Non lontano da Brisighella, a S. Giovanni in Ottavo – località così chiamata perché collocata all’ottavo miglio della strada romana che univa Faenza all’Etruria - la Pieve del Thò sorge sui resti dell'antico tempio dedicato al dio Giove Ammone. Il fiume che lambisce quelle terre pare mantenere memoria di quel tempio pagano, conservandola nel proprio toponimo: Lamone. Nasce in Toscana - a Borgo S. Lorenzo - e sfocia al mare attraversando alcuni luoghi della vita e del cuore di Lucia: Marradi, Brisighella, Faenza, Boncellino, Traversara, Villanova, Glorie, Mezzano.
La produzione recente dell'artista si nutre quindi di questi due elementi fondativi.
Una pittura ad olio sapiente e seducente, la sua, che contiene più di una suggestione simbolica. Paesaggi permeati da un percepibile senso di elegia, di attesa, di sospensione del tempo. Brulicanti di vita nascosta. Ci si può aspettare di intravedere da un momento all’altro una ninfa inseguita da un satiro, un’amazzone a cavallo, un barcaiolo che traghetta animali da una sponda all’altra. Conosco Lucia abbastanza bene per poter affermare con buona approssimazione che gli intensi dipinti esposti ora alla Galleria Primo Piano di Rimini non sono altro che crepuscolari e innamorati ritratti del suo fiume. Anche quando crede di dipingere il mare, il suo universo acquatico contempla un argine visibile, se pur distante. Quei quadri sono il viatico per riappacificarsi con un dio oltraggiato e oggi irriconoscibile, per ricomporre la profonda ferita inferta dalle recentissime alluvioni ai territori attraversati dalle acque del Lamone.
La storia dell'uomo è indissolubilmente legata alla lotta per la conquista di terre all'acqua. Lucia, nei suoi dipinti, ha ancora una volta, simbolicamente, compiuto l'operazione inversa, riconquistando -dentro di sé, in maniera non cruenta - l'acqua alla terra.
Franco Pozzi, 19 aprile 2025